Primo bilancio del progetto REAL per il recupero alimentare

L’obiettivo è ridurre lo spreco di cibo: i pasti non consumati nelle mense scolastiche vengono recuperati per le famiglie lupatotine in difficoltà

Data :

18 aprile 2025

Primo bilancio del progetto REAL per il recupero alimentare
Municipium

Descrizione

Riparte il progetto in ambito sociale REAL, Recupero Eccedenze Alimentari Locali, che ha l’obiettivo di recuperare alimenti ancora integri e non consumati sia dalle mense scolastiche, che da attività del paese, per poi distribuirli alle famiglie che si trovano in difficoltà economica o in marginalità sociale.

Con il mese di aprile è iniziata la fase operativa, con una prima scuola Ceroni, a cui si aggiungeranno poi altre scuole fino alla fine dell’anno scolastico, per poi ampliare il processo così rodato anche alle attività della nostra città. Dal 1° aprile al 15 aprile, per un totale di 11 giorni effettivi di raccolta, sono state recuperate n. 513 porzioni di cibo, così suddivise: n. 261 primi, n. 49 secondi, n. 181 contorni, n. 22 confezioni di pane (circa 4 Kg). Le operazioni di ritiro, abbattimento, porzionatura, confezionamento e consegna avvengono giornalmente, garantendo quindi la qualità del cibo ed il rispetto gli standard sanitari, presso la cucina a Ca’ Sorio, sede del Centro per la Famiglia, ad opera di volontari selezionati dai Servizi Sociali, appositamente formati da Euroristorazione, gestore del servizio mensa delle scuole,  e dotati di un mezzo messo a disposizione al Comune grazie al sostegno di alcune imprese lupatotine. I pasti così recuperati saranno distribuiti attraverso una rete solidale alle famiglie che si trovano in difficoltà economica o in marginalità sociale. Tutte queste azioni saranno coordinate dai Servizi Sociali che avranno anche il compito, oltre che di seguire tutte le fasi del progetto, di monitorarne l’andamento e verificare i risultati.

«Il progetto REAL intende creare una cultura contro lo spreco delle eccedenze alimentari – spiega il sindaco di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello –. La scuola è coinvolta sotto il profilo educativo, ambientale e sociale. I prodotti distribuiti a chi più ne ha bisogno sono biologici e di alta qualità e a maggior ragione non vanno sprecati in alcun modo. Quella tra mense scolastiche, volontari, parrocchia e famiglie bisognose è una filiera importante che potrà essere un modello futuro da imitare per tutta la pianura veronese».

Sono una decina le famiglie a cui vengono recapitati i pasti da parte di sei volontari della parrocchia di Raldin, mentre gli addetti alla cucina di Ca' Sorio e alla raccolta delle eccedenze presso le scuole lupatotine.

«Il progetto REAL ha molte valenze positive e tra queste, quella sociale è fondamentale consentendo di proporre ai concittadini in difficoltà dei pasti confezionati con l’impiego di volontari segnalati dai Servizi Sociali che possono così, anche se in modo temporaneo, tornare ad approcciarsi col mondo del lavoro - spiega l’assessore al Sociale Maurizio Simonato -. Questo progetto è fortemente educativo perché contrasta la logica dello scarto, che nella nostra società non riguarda solo il cibo, ma anche le persone che per svariati motivi non rispettano i canoni imposti basati sulla competizione e l’egoismo. Ringrazio gli uffici, enti ed aziende coinvolte e la rete solidale di distribuzione per la collaborazione che crea sinergia dando un enorme messaggio di dono disinteressato quale strumento per creare fiducia e quindi coesione tra i membri della nostra Comunità».

«L’amministrazione comunale ha sempre avuto massima attenzione verso l’equilibrio dell'alimentazione a scuola – spiega l’assessore all’istruzione Debora Lerin –, oltre all’utilizzo di materiali “plastic free”, con la scelta di cibi biologici e il rispetto della stagionalità dei prodotti e l’alternanza di menù specifici per la salute dei ragazzi. Per ogni alimento c’è un’informazione puntuale sui consumi per non generare avanzi. Meglio consumare meno ma in maniera consapevole. È stata apprezzata inoltre l’iniziativa con cui abbiamo fornito ai bambini una sacca per portare a casa la merenda in avanzo».

Così il progetto REAL diviene portatore di un profondo significato etico e sociale ed avviando un circolo virtuoso che comprende: la riduzione dello spreco e la riduzione dei rifiuti per una sostenibilità ambientale; la sensibilizzazione di attività commerciali e dei cittadini verso comportamenti eticamente corretti; la valorizzazione del ruolo del volontariato; il sostegno ai più bisognosi ed il contrasto all'isolamento di quelle persone beneficiarie finali del pasto, che a causa della loro particolare condizione di debolezza sociale rischiano di non avere contatti umani quotidiani; il sostegno di percorsi inclusivi per il recupero e reinserimento sociale e di autonomia di persone in stato di marginalità sociale.

«Siamo ripartiti con una consapevolezza e un’esperienza consolidate del progetto – ribadisce il direttore operativo d’area di Euroristorazione Srl Giorgio Gardin –. L'eccedenza alimentare in questo caso si trasforma in opportunità. Le derrate biologiche sono particolarmente preziose e importanti per l'economia circolare. Mangiare sano alla lunga si riflette sui costi della sanità e su un miglioramento generale di salute e stile di vita».

Il progetto coinvolge anche la partecipata Esacom, che eroga il servizio di raccolta e trasporto di rifiuti per conto del Comune di San Giovanni Lupatoto, visto che uno dei valori obiettivo del REAL è proprio il recupero dei pasti evitando la creazione di rifiuti da smaltire.

Ultimo aggiornamento: 18 aprile 2025, 13:24

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