Descrizione
Non è la scelta della “mensa biologica”, già adottata da anni nelle scuole lupatotine, ad aver determinato l’aumento del costo per pasto di 69 centesimi, IVA compresa, ma piuttosto le nuove disposizioni di legge sui costi accessori e del lavoro che debbono essere applicate a tutti i nuovi bandi sulle mense scolastiche.
Questa in estrema sintesi una delle risposte tecniche fornite dagli Uffici del Comune lupatotino alla petizione presentata da alcuni cittadini. Non risultano quindi accoglibili, da un punto di vista tecnico giuridico, le richieste contenute nella petizione seppure l’Amministrazione comunale conferma la disponibilità a proseguire ogni forma di confronto, con le famiglie e le istituzioni scolastiche, che possa favorire un dialogo costruttivo per raccogliere contributi e proposte utili.
«Gli uffici – interviene il sindaco Attilio Gastaldello - hanno risposto esaurientemente ai quesiti posti dalla petizione, ma prima ancora che questa venisse presentata, l’Amministrazione era già intervenuta con una revisione dei parametri ISEE per l'anno scolastico 2025/2026 al fine di agevolare le famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi».
«L’organizzazione della mensa scolastica è il risultato di un continuo confronto tra Amministrazione, concessionario del servizio, rappresentanti dei docenti e dei genitori all’interno della Commissione mensa, il cui regolamento è stato rivisto da pochi anni, proprio per valorizzare questo strumento di indirizzo e controllo - spiega l’assessore all’istruzione ed ai servizi educativi Debora Lerin -. Da tempo viene posta la massima attenzione alla qualità del servizio di refezione assicurata dalla presenza di cucine interne con personale qualificato in ben cinque scuole e l’utilizzo di prodotti biologici nel rispetto della stagionalità, cosicché il consumo del pranzo possa diventare anche un percorso educativo ad una sana ed equilibrata alimentazione».
Inoltre, per il sesto anno consecutivo, l'Amministrazione lupatotina ha chiesto e ottenuto tramite la Regione Veneto i contributi del Fondo istituito dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per il servizio di “mensa scolastica biologica”, che complessivamente negli anni ammonta ad € 200 mila, assicurando così alle famiglie un corrispondente numero di pasti gratuiti.
Per il 2024 è stato concesso un contributo di 13.674 euro: i fondi sono stati erogati alla ditta Euroristorazione con un piano di rimborso stabilito dal Comune che prevede la gratuità di 4 pasti per gli alunni che usufruiscono quotidianamente del servizio mensa e di 1 pasti per coloro che la utilizzano solo per due giorni alla settimana.
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Ultimo aggiornamento: 13 giugno 2025, 10:13